Prima di posare le piastrelle nella vostra cucina, è importante conoscere alcune informazioni fondamentali. Queste riguardano in particolare i tipi di rivestimenti disponibili, ma anche gli standard di qualità da rispettare per una cucina esteticamente gradevole e funzionale.
La norma DIN 51130
La resistenza all’abrasione, ai graffi e agli urti sono i primi criteri da considerare nella scelta delle piastrelle per la cucina. Sono definiti rispettivamente dalla classificazione PEI (Porcelain Enamel Institute), dall’indice MOHS e dalla norma EN ISO 10545-5. Ma l’altro parametro da non dimenticare è la norma DIN 51130, soprattutto quando si tratta di scegliere le piastrelle per il pavimento. Essa definisce infatti la resistenza allo scivolamento con i piedi calzati del vostro rivestimento. Questa norma è stata stabilita da professionisti in un ambiente industriale prima di essere adattata agli ambienti abituali, come i bagni, la cucina e il soggiorno. La classificazione proposta da questo indice tedesco è la seguente :
- R9 che rappresenta una normale resistenza allo scivolamento
- R10 per piastrelle con aderenza media
- R11 che definisce un livello di aderenza elevato
- R12 forte aderenza
- R13 per una resistenza allo scivolamento molto elevata
È necessario fare la scelta giusta per garantire un eccellente livello di sicurezza nella vostra cucina. Prediligete almeno piastrelle con classificazione pari o superiore a R11.
La scelta del colore
Il colore delle piastrelle per piani di lavoro e cucine deve adattarsi ai colori dei mobili della stanza. Questo è fondamentale per ottimizzare il design, ma anche l’atmosfera dello spazio. Imparate quindi a giocare con i colori. Se disponete di una superficie ridotta, sarebbe meglio posare piastrelle per cucina con colori chiari come il bianco, il beige o anche il grigio chiaro. Questi colori, infatti, apportano luce all’interno della stanza, creando l’illusione di volume.
I colori scuri, invece, danno l’impressione di una cucina piccola e angusta. Tuttavia, possono essere utilizzati in stanze grandi per creare profondità e un’atmosfera accogliente. Ma potete anche optare per toni neutri come il grigio e il beige, che si adattano a tutti gli stili e consentono ogni tipo di fantasia.
Quale formato di piastrelle scegliere per la cucina?
Le piastrelle di grande formato sono molto di moda oggi. Tuttavia, molte persone continuano a utilizzare piastrelle di piccolo formato per il piano di lavoro e la cucina. Le più diffuse sono le piastrelle a mosaico, che creano un effetto retrò. Sono utilizzate per mettere in risalto zone specifiche come la credenza, aggiungendo fascino e carattere.
Alcuni preferiscono anche le piastrelle di grande formato per il paraschizzi, il piano di lavoro e il pavimento. Questo tipo di rivestimento è noto per conferire alla cucina un aspetto pulito e contemporaneo. Più facili da pulire, aiutano a creare volume nella stanza. Ma il vantaggio del grande formato è che limita le fughe. Questo facilita la manutenzione e aiuta anche a risparmiare sulla posa delle piastrelle in cucina.